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5 buone abitudini per denti sani e bianchi

10 Apr 2021

Avere denti sani e bianchi è il desiderio di ogni paziente che si rivolge ad una clinica dentistica. Spesso però quando si va dal dentista è perché si ha già qualche problema da risolvere e non per prevenire. È invece importante prendersi cura della propria bocca anche quando è sana, adottando corrette abitudini. Le patologie più comuni del cavo orale (carie e malattie parodontali) sono infatti prevenibili seguendo piccoli ma indispensabili accorgimenti. Scopriamo in questo articolo 5 semplici consigli per mantenere in salute la tua bocca. 

 

1. Igiene dentale quotidiana 

Scontato ma non del tutto. Il primo ed essenziale atto di cura per i propri denti è l’igiene orale praticata ogni giorno. I denti vanno puliti ogni volta che si mangia e comunque almeno due volte al dì. Questo vale fin dai primi anni di vita. Iniziare fin da subito con una corretta educazione all’igiene orale riduce il rischio di incorrere in problemi dentali e gengivali da grandi. 

Spazzolino e dentifricio sono i tuoi primi alleati contro lo carie. Se usi lo spazzolino tradizionale ricordati di spazzolare con la cosiddetta tecnica a rullo, ossia con una rotazione dello spazzolino posto a 45° rispetto ai denti. Inoltre abbi cura di cambiarlo almeno 3-4 volte l’anno. Per sapere se stai lavando bene i tuoi denti, puoi utilizzare le pastiglie rivelatrici di placca: compresse a base di un colorante naturale (non tossico), che sciolte in bocca dopo la pulizia evidenziano le zone dove sono rimasti residui batterici che non si è riusciti a rimuovere con lo spazzolamento e su cui è necessario ritornare. 

Anche i presidi interdentali (scovolino e  filo interdentale) vanno usati con costanza per eliminare la placca che si annida tra i denti, soprattutto tra i molari e i premolari. 

 

2. Corretta e sana alimentazione per danti sani e bianchi

L’efficacia dell’igiene orale quotidiana è ancora più incisiva se si mantiene un’alimentazione sana ed equilibrata per la salute dei nostri denti. Anche questa abitudine inizia fin da bambini: bisogna evitare ad esempio di abituare i propri figli ai sapori troppo dolci come succhi di frutta, caramelle, sciroppi, bevande zuccherate nel biberon o sul succhiotto. La “carie da biberon”, dovuta a queste abitudini scorrette, colpisce un bambino su dieci. Preoccupante anche la situazione per i bambini in età scolare: i ragazzi di 12 anni, secondo i dati dell’OMS, hanno in media sei denti cariati. In Italia, secondo quanto riportato dall’associazione nazionale dei dentisti, su 100 bambini visitati, 73 hanno almeno una carie. 

“Su questo argomento leggi anche:  Carie denti da latte: come comportarsi se capita ai tuoi figli”

Ad ogni età bisogna inoltre evitare il più possibile snack dolci tra un pasto e l’altro, soprattutto se non sia ha la possibilità di lavarsi i denti dopo. Questo perché snack e merendine contengono una grande quantità di carboidrati semplici, tra i primi responsabili della proliferazione di batteri che causano la carie. 

Una buona abitudine alimentare per mantenere denti sani e bianchi è invece quella di consumare almeno cinque porzioni di verdura cruda al giorno. In una corretta alimentazione non deve mancare l’apporto anche di calcio, per contrastare la fragilità dei denti, le vitamine C e D che facilitano l’assimilazione del calcio, e cibi antiossidanti e integrali alleati della salute dei denti

Su questo argomento potrebbe interessarti anche: “Cibi che fanno bene ai denti: quali sono?”. 

 

3. Evitare o limitare le sostanze che fanno male ai denti 

Se da un lato ci sono i “cibi buoni” per la salute del cavo orale, dall’altro per avere denti sani e bianchi è bene evitare o limitare l’assunzione di alcuni alimenti e bevande. In questa lista troviamo: 

  • l’alcool perché ostacola la salivazione che invece è di fondamentale importanza per tenere pulita la bocca e i denti; 
  • bevande gassate non tanto per gli zuccheri contenuti quanto per la loro elevata acidità che attacca lo smalto dentale;
  • tè e caffè perché macchiano e corrodono lo smalto; 
  • patatine fritte in busta e in generale tutti quei cibi ad alto contenuto di amido, come pane, pasta e riso perché l’amido nutre i batteri della placca. 

E poi naturalmente il tabacco. Il fumo di sigaretta non solo macchia e ingiallisce i denti ma è molto nocivo anche per la salute delle gengive. La nicotina infatti ha un effetto vasocostrittore a livello del parodonto, riduce cioè l’apporto di ossigeno e di sangue ai tessuti delle gengive, che di conseguenza diventano più soggette a infezioni.

 

4. Assunzione di fluoro

Il fluoro è un minerale strategico per la prevenzione della carie, perché rende lo smalto più resistente all’azione batterica. L’assunzione di una bassa ma costante quantità di fluoro aiuta infatti la rimineralizzazione dello smalto. Mantenere lo smalto sano e forte è una condizione necessaria per diminuire l’azione aggressiva dei batteri. 

Il fluoro è contenuto in modo naturale nell’acqua potabile in diverse quantità a seconda della zona geografica, ma il modo più consigliato di assumerlo è attraverso il metodo topico, cioè attraverso l’uso di dentifrici e collutori a base di fluoro.

Per i soggetti particolarmente carenti di questo minerale e più esposti al rischio di carie, come i bambini, il dentista può valutare l’integrazione di fluoro con la cosiddetta fluoro-profilassi. Il dosaggio e le modalità di assunzione vengono indicate dal dentista, in quanto una scorretta assunzione di fluoro può arrecare danni all’organismo.

 

5. Controlli periodici dal dentista per denti sani e bianchi

Infine, è buona norma effettuare con costanza visite dal dentista e dall’igienista. Da un lato perché è importante prevenire lo sviluppo della carie o di altre patologie con periodiche sedute di igiene professionale; dall’altro per tenere monitorato lo stato di salute della bocca e poter intervenire tempestivamente nel caso in cui insorgano processi patologici, che se non diagnosticati e trattati in tempo rischiano di degenerare e diffondersi ad altri organi. 

Fare prevenzione significa avere cura della propria bocca anche quando non si hanno particolari disturbi o si ha la percezione di avere una dentatura in perfetta salute. È consigliabile sottoporsi ad una seduta di igiene professionale e controllo clinico almeno 2 volte l’anno. A seconda del proprio quadro clinico parodontale sarà poi il dentista o l’igienista ad indicare un programma di controllo con cadenza regolare.

Leggi anche: “L’igienista dentale, l’alleato del tuo sorriso”

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