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Denti del giudizio: sintomi e problematiche frequenti

14 Mag 2021

I sintomi dell’eruzione dei denti del giudizio sono il più delle volte chiari ed evidenti perché associati a dolori e rigonfiamenti della gengiva. In casi più fortunati invece non si riscontra alcuna sintomatologia dolorosa. Molto dipende dalla conformazione dei denti e dallo spazio che i nuovi elementi dentali trovano per erompere. 

Considerando che sono gli ultimi denti a fuoriuscire, molte volte lo spazio a loro disposizione non è adeguato o sufficiente tanto che il dentista deve ricorrere, in extrema ratio, all’estrazione del molare. Scopriamo con questo nuovo articolo quali sono i sintomi più frequenti e le problematiche associate a questa fase di evoluzione della dentatura. 

 

Quali sono i denti del giudizio e a che età spuntano?

La dentizione permanente si conclude con l’eruzione dei denti del giudizio, ovvero i terzi molari (o ottavi) dell’arcata inferiore e superiore. Generalmente fanno la loro comparsa tra i 18 e i 25 anni, ma possono anche comparire più tardi o non erompere affatto oppure farlo solo parzialmente. Le statistiche dicono ad esempio che nella popolazione femminile è più frequente che i terzi molari inferiori vadano incontro ad una mancata eruzione.

Di norma comunque i terzi molari sono 4, uno per ciascuna emiarcata, ma potrebbero essere anche 5 (in questo caso si parla di iperdonzia) o 3 (ipodonzia). 

Dal punto di vista funzionale, i denti del giudizio non sono più utili alla masticazione come lo erano per i nostri antenati. Questi molari si sono sviluppati durante il processo evolutivo della specie umana. Gli uomini primitivi avevano una mascella più ampia rispetto alla nostra perché si nutrivano di cibi più duri come la carne cruda e gli ultimi molari erano utili ad una masticazione più vigorosa. Con l’evoluzione dell’alimentazione questa esigenza è venuta meno perché i cibi sono diventati via via più morbidi e masticabili. 

 

I sintomi più frequenti dell’eruzione dei denti del giudizio

L’erompere dei denti del giudizio è spesso associato a sintomi dolorosi. Questo perché i terzi molari, essendo gli ultimi a crescere, non sempre trovano lo spazio necessario nell’arcata dentale per completare la loro crescita (disodontìasi) e provocano una pressione nei denti adiacenti, assumendo anche posizioni anomale. I sintomi associati a questa fase sono molteplici: 

  • dolore intenso ai denti adiacenti e nella zona della mandibola o della mascella;
  • arrossamento e rigonfiamento della gengiva; 
  • difficoltà durante la masticazione e nell’apertura e chiusura della bocca;
  • febbre e mal di testa. 

Se stai sperimentando questi sintomi e rientri nella fascia d’età in cui crescono i denti del giudizio rivolgiti al tuo dentista di fiducia. Lo sviluppo incompleto o anomalo dei terzi molari può essere causa di altri disturbi più seri. 

 

Problematiche e patologie correlate alla crescita dei denti del giudizio

Riproduzione al computer di un terzo molare in crescita anomala

Nel corso del processo evolutivo dei denti del giudizio possono verificarsi diversi eventi problematici e patologie. Uno di questi è la crescita del “dente incluso” che si verifica quando il molare che si sta formando non riesce a perforare la gengiva e rimane inglobato nell’osso, causando spesso l’insorgere di cisti. A lungo andare questa condizione può favorire infezioni e indebolire l’osso portante. 

Un altro caso è quello del “dente ritenuto”, che occorre quando parte del molare rimane sotto il livello del bordo gengivale e non riesce a partecipare ad una completa occlusione con l’arcata opposta. 

Dente del giudizio in crescita anomala

Se il terzo molare ha un sviluppo non allineato agli altri denti può inoltre causare una pressione tale da provocare lo spostamento degli altri elementi dentali. In questa casistica rientra anche la crescita in senso orizzontale del dente del giudizio che provoca pressioni sul dente adiacente e infiammazioni gengivali (pericoronite).

Una volta completata la crescita degli ottavi, anche nei casi in cui lo sviluppo sia avvenuto in modo armonico e senza complicanze, resta il fatto che i denti del giudizio sono più facilmente colpiti da carie, gengiviti e ascessi. Ciò in virtù della difficoltà di mantenere una corretta pulizia orale nella zona dei terzi molari, perché più difficilmente raggiungibili dallo spazzolino e dal filo interdentale. Tale condizione rende i denti del giudizio facili bersagli della placca batterica. Anche per questi motivi il dentista può considerare un’estrazione preventiva, soprattutto quando il dente non cresce nel modo corretto ed è probabile che dia vita ad ulteriori disturbi.  

Se la crescita di uno o più denti del giudizio ti da problemi: