Blog

Notizie e novità

Anestesia del dentista per i bambini? Niente paura!

4 Ago 2022

Quando si portano i bambini dal dentista, l’idea di sottoporli ad un’anestesia spaventa molti genitori. A volte però, l’anestesia si rende necessaria per evitare traumi infantili che si potrebbero ripercuotere anche da adulti. 

L’odontofobia infatti, ovvero la paura del dentista, è una patologia molto comune riconosciuta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Può causare forme di ansia e irrequietezza nel bambino, rischiando anche di compromettere il lavoro dell’odontoiatra. 

Per questo anche il Ministero della Salute ha stilato delle linee guida per prevenirla tramite il corretto approccio comportamentale con i piccoli pazienti. 

 

Quando è necessaria l’anestesia del dentista per i bambini?

L’obiettivo della somministrazione dell’anestesia dentale ai bambini è prima di tutto quello di poterli curare senza dolore e di conseguenza senza nessuna paura nei confronti del dentista. Conquistare fin dalle prime sedute la loro fiducia è molto importante per evitare traumi che possono nuocere al bambino anche in età adulta e per farlo, è necessario affidarsi a professionisti esperti, dotati della giusta sensibilità.  

Di norma, l’anestesia viene somministrata per intervenire su carie profonde o interventi più invasivi come estrazioni oppure devitalizzazioni. Altre situazioni invece, come le sedute d’igiene orale o trattamenti di piccole carie o sigillature, non la richiedono.

Tuttavia, se il piccolo paziente è diffidente nei confronti dell’odontoiatra o dei trattamenti, è fondamentale creare le giuste condizioni per farlo sentire a suo agio. In questo, molto spesso, l’anestesia può essere di aiuto perché alleviando il dolore permette al bimbo di mitigare paure e ansie.  

Inoltre, gli consente di sopportare più facilmente i fastidi legati allo stare fermo sulla poltrona, dovendo tenere la bocca spalancata, anche per molto tempo. Infine, facilita l’operato dell’odontoiatra che in questo modo riuscirà ad operare in condizioni ottimali. 

 

Le tecniche di anestesia dentale infantile 

L’anestesia del dentista per bambini viene eseguita una volta valutata la complessità dell’intervento, la durata e il livello di ansia del bambino. Una volta sondati attentamente questi tre parametri, si può ricorre a differenti modalità di somministrazione, tra cui principalmente l’anestesia locale e solo in casi eccezionali la sedazione cosciente.

L’anestesia locale è la tipologia più comune e più utilizzata nell’odontoiatria infantile perché rispetto alle altre, risulta meno invasiva per il bambino. Come si evince dal nome infatti, viene eseguita solamente nel punto in cui è necessario intervenire.

Ne esistono due tipologie:

  • Anestesia di contatto: sotto forma di pomata, gel, soluzione spray o cerotti, permette di anestetizzare la zona gengivale fino ad una profondità di 2 mm. Si utilizza sia per eseguire delle piccole operazioni su tessuti molli, sia per effettuare estrazioni di denti da latte con radici molto profonde. Inoltre, può servire da preparatore nel caso in cui si opti per un’anestesia più “invasiva” come ad esempio l’iniezione.
  • Anestesia plessica: rappresenta la modalità più conosciuta ed anche la più temuta dai piccoli (ma anche dai genitori), ovvero la somministrazione dell’anestesia tramite siringa. Si tratta di una piccola iniezione gengivale che permette di addormentare tutto l’apparato nervoso nei pressi del dente. Questo tipo di anestesia, proprio in virtù della particolare strumentazione utilizzata, richiede un approccio psicologico più delicato e attento, onde evitare di rendere l’operazione traumatica. 

La sedazione cosciente invece, è una tecnica analgesica usata di rado, in casi di interventi più complessi e su bimbi particolarmente odontofobici o che presentano problematiche fisiche o cognitive come ad esempio disabilità, autismo, epilessia ecc.

Consiste nel somministrare, attraverso una maschera, una composizione di protossido di azoto e ossigeno. In questo modo viene eliminata la percezione del dolore e il bambino è perfettamente rilassato pur essendo vigile e cosciente durante l’intera operazione. 

Tuttavia, è una tecnica particolarmente invasiva per il bambino e se possibile viene evitata, privilegiando metodi meno impattanti e dando priorità ad un corretto approccio psicologico durante l’intera durata della visita. 

 

L’importanza dell’approccio psicologico 

Il pedodonzista (il dentista dei bambini) sa che ogni piccolo paziente ha una reazione diversa ai trattamenti odontoiatrici. Ci sono i bimbi collaborativi, quelli parzialmente collaborativi e i non collaborativi affatto. Ognuno di loro va approcciato con la giusta dose di persuasione per rendere l’esperienza il meno fastidiosa possibile. 

Una delle azioni che si mettono in campo è quella di creare in studio un ambiente “a prova di bambino”: dall’accoglienza alle strumentazioni utilizzate, nonché l’approccio visivo e ovviamente verbale durante l’intera durata della visita.

Nel caso dell’anestesia locale tramite iniezione per esempio, poiché il bambino non è in grado di accettare razionalmente la situazione come farebbe un adulto, la vera differenza la fa il linguaggio. Frasi come “mettere a nanna il dentino” o “dargli l’acqua per dormire meglio” sono ben differenti da “fare una puntura”. Queste attenzioni linguistiche contribuiranno a rendere partecipe il bambino di quello che sta per affrontare con parole per lui comprensibili e più familiari. 

Durante il trattamento inoltre, è fondamentale tenere occupata l’attenzione del bambino con piccoli giochi oppure video. È utile, per esempio, usare siringhe colorate e dalle forme ludiche proprio per rendere l’esperienza il più possibile simile ad un gioco.  

Nella riuscita della seduta, un ruolo importante lo gioca senz’altro il genitore che può preparare il bimbo all’incontro con il dentista già tra le mure domestiche, usando le parole più adatte. Anche in studio è importante che il bimbo senta la presenza del genitore per sentirsi più al sicuro e in un ambiente protetto. 

Con le giuste accortezze, come quella di ricorrere all’anestesia locale quando necessario, e con la giusta professionalità il vostro bimbo sarà in grado di superare la prova dal dentista senza timori!  

In Progetto Sorriso, negli anni abbiamo sviluppato un programma focalizzato interamente sulla salute dentale dei pazienti in tenera età. Un percorso per i più piccini ma anche per i genitori per familiarizzare con il mondo odontoiatrico e iniziare a prendersi cura dei loro dentini fin sa subito. 

 Prendi un appuntamento e vieni a scoprire il Progetto Bimbi Sani