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Quali sono i tempi di guarigione dopo l’estrazione di un dente?

27 Apr 2023

L’estrazione di un dente è un intervento chirurgico comune in ambito odontoiatrico che può essere necessario per diverse ragioni, come carie avanzate, infezioni, problemi ortodontici o traumi; prima di intraprendere questo intervento è naturale chiedersi quali siano i tempi di guarigione dopo l’estrazione di un dente. Proveremo a rispondere a questa domanda e a darvi alcuni consigli per accelerare la ripresa e alleviare l’eventuale dolore.

Estrazione di un dente: quando è necessaria e come avviene?

L’estrazione dentale, detta anche avulsione, è un’operazione odontoiatrica che prevede la rimozione di un dente dall’alveolo, cioè la cavità ossea mandibolare o mascellare. Si ricorre a questo tipo di procedura quando:

  • non è più possibile intervenire su un dente perché troppo danneggiato;
  • siamo di fronte ad un caso di malocclusione dentale, disallineamento o affollamento dentale critico;
  • si tratta dei denti del giudizio ossia i terzi molari che erompono dalla gengiva in età adulta e spesso causano dolore o altre problematiche;
  • si deve procedere all’impianto di una protesi e uno dei denti risulta un impedimento;
  • un dente provoca danni a tessuti o a denti adiacenti.

Vi sono due modalità differenti per eseguire questa procedura. L’estrazione semplice viene fatta quando il dente risulta ben visibile e completamente al di fuori della gengiva: in questo caso la procedura non richiede molto tempo e dopo aver praticato l’anestesia, l’odontoiatra procede alla rimozione del dente con l’ausilio di pinza ed elevatore. 

L’estrazione chirurgica, invece, viene fatta se il dente non è facilmente accessibile. Questo secondo intervento è più complesso perché richiede l’incisione della gengiva o, in alcuni casi, la divisione del dente in più parti.

Tempi di guarigione dopo l’estrazione di un dente

I tempi di guarigione dopo un’operazione chirurgica è estremamente soggettivo e questo vale anche per l’estrazione di un dente. Ci sono, infatti, diversi fattori che possono influenzare il processo di risanamento della gengiva che ha subito un’estrazione:

  • il posizionamento del dente che, se difficilmente raggiungibile, comporta un intervento più complesso e quindi un livello di stress più alto per i tessuti e l’organismo stesso;
  • le condizioni cliniche del paziente ed eventuali patologie preesistenti come diabete, immunosoppressione o malattie autoimmuni che possono complicare l’operazione;
  • il tipo di intervento estrattivo pianificato dall’odontoiatra e la sua complessità.

I disagi più comuni provocati dall’estrazione di un dente sono: dolore gengivale, lieve sanguinamento e gonfiore; ma sono tutti fenomeni che tendono a scomparire nell’arco di 24/48 ore.

La ripresa del sito sottoposto a estrazione, invece, dura più a lungo. Il foro creatosi al posto del dente estratto impiega tra le 3 e le 4 settimane a richiudersi del tutto. Mentre il riassorbimento osseo è più lento e impiega fino a 3 mesi per compiersi: si tratta di un processo naturale che vede l’assottigliamento e la riduzione fino al 25% dell’osso subgengivale, causati dall’assenza della radice del dente estratto.

Cosa fare e non fare dopo l’estrazione di un dente

È bene sapere che alcune abitudini possono interferire con il decorso post-operatorio, causando problemi di varia natura. Allo stesso modo vi sono dei comportamenti che si possono adottare per migliorare i tempi di guarigione dopo l’estrazione di un dente e attenuare il dolore.

Ecco i comportamenti da evitare nei giorni successivi all’operazione:

  • il primo giorno è meglio non sciacquare la bocca o spazzolare i denti vicino alla zona dell’estrazione;
  • per i primi 2 giorni è necessario seguire una dieta liquida o comunque di cibi morbidi e freddi, oltre ad evitare di bere con la cannuccia e di masticare chewing-gum;
  • è meglio evitare l’attività sportiva o l’attività fisica pesante per i primi 2/3 giorni dopo l’asportazione;
  • per almeno 3 giorni è opportuno non fumare e non assumere alcolici;
  • è preferibile non usare l’idropulsore per l’igiene orale fino alla completa guarigione.

Ecco, invece, alcuni preziosi consigli da seguire per alleviare il dolore e accelerare il processo di guarigione:

  • nella fase successiva all’intervento chirurgico si può appoggiare una borsa del ghiaccio, meglio se avvolta in un panno, all’esterno della mascella. Questo può aiutare a ridurre il gonfiore causato dai danni subiti dai tessuti vicino alla zona dell’estrazione;
  • in presenza di dolore si possono assumere, su prescrizione del medico, farmaci ad azione antidolorifica come, ad esempio, l’ibuprofene. Al contrario sono sconsigliati farmaci contenenti salicilati, come l’Aspirina, che potrebbero causare un sanguinamento eccessivo della ferita;
  • per favorire una rapida guarigione è bene riposare nei giorni successivi l’operazione e avere l’accortezza di dormire con la testa sollevata, aiutandovi con un paio di cuscini, in modo da ridurre sanguinamento e gonfiore della zona operata;
  • l’igiene orale del resto della bocca è fondamentale, l’importante è spazzolare delicatamente.

Dopo la guarigione a breve termine, è importante prestare attenzione alla salute orale a lungo termine per prevenire problemi futuri. Ciò include la pulizia regolare dei denti e le visite periodiche dal dentista per monitorare la salute orale e trattare eventuali problemi.