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Quando l’infiammazione gengivale non dà tregua

17 Ago 2020

L’infiammazione gengivale è un disturbo molto comune. Il più delle volte sorge come diretta conseguenza di una mancata o scarsa igiene orale quotidiana. Comunemente chiamata gengivite, l’infezione a carico delle gengive, se non adeguatamente trattata, può sfociare in problematiche più serie come la parodontite.

 Vediamo allora di conoscere meglio questa tipologia di disturbo e quali sono i rimedi per prevenirla e curarla. 

 

Cause dell’ infiammazione gengivale 

La gengivite è un processo infiammatorio causato dall’accumulo di residui di cibo che comporta il proliferare di batteri. Quando si trascura anche per breve tempo l’igiene del cavo orale, o non è eseguita con costanza, i batteri si sedimentano, organizzandosi in colonie e dando vita alla placca batterica

La placca è un biofilm incolore che si deposita sulla superficie o nelle tasche del dente. Se non viene rimossa, si trasforma in tartaro, una sostanza dura e resistente impossibile da rimuovere con gli strumenti domestici di pulizia dentale. La placca colpisce i tessuti molli delle gengive, provocandone l’infiammazione, che può manifestarsi con gonfiore, dolore e sanguinamento gengivale.

Tra le cause dell’infiammazione, oltre alla scarsa igiene, vi è anche un eccessivo consumo di zuccheri semplici che aggrediscono lo smalto del dente. Altri fattori di rischio riguardano il fumo, il diabete, lo stress che indebolisce le difese immunitarie, alcune tipologie di farmaci (tra cui la pillola anticoncezionale, antidepressivi e cortisoni) che causano l’aumento del volume delle gengive rendendo più difficile una pulizia accurata. 

La gengivite è comune anche nei bambini con denti affollati o con l’apparecchio dentale: tutte condizioni che rendono più complicata una pulizia ottimale. 

 

Perché si perde sangue dalle gengive?  

Quando l’infiammazione è in atto, il nostro organismo risponde con un maggiore afflusso di sangue verso la regione infiammata. Il sangue infatti ha il ruolo di trasportare gli anticorpi necessari per combattere i batteri della placca. I vasi sanguigni diventano più permeabili ed è probabile che si verifichino delle fuoriuscite. 

Quando questo succede le gengive iniziano a perdere tono e lentamente si distaccano dal dente. Si creano così delle tasche tra il dente e la gengiva che permettono alla placca batterica di penetrare più in profondità, raggiungendo i tessuti parodontali fino alla radice del dente. È qui che la gengivite degenera in parodontite, fino a comportare, nei casi più gravi, la caduta del dente o la necessità di estrarlo. 

 

Quali sono i sintomi dell’infiammazione gengivale

La gengivite non di manifesta immediatamente nella sua forma più acuta e dolorosa,  proprio perché l’azione dei batteri è lenta e progressiva. Durante la quotidiana pulizia dei denti è dunque bene fare attenzione al presentarsi di queste condizioni che potrebbero essere il segnale di un’infiammazione in atto: 

  • gonfiore insolito delle gengive
  • arrossamento dei tessuti attorno ai denti
  • ipersensibilità a cibi caldi e freddi, o allo spazzolamento
  • problemi di alitosi e la percezione di un sapore strano nel cavo orale. 

Se l’infezione si trova ad uno stadio più avanzato si può avvertire anche una certa mobilità del dente, dovuta al ritirarsi della gengiva. 

 

Cosa fare in caso di gengive infiammate? 

Quando si sospetta un’infiammazione gengivale il consiglio è quello di ricorrere quanto prima al consulto del dentista o dell’igienista. Il primo intervento per curare l’infiammazione sarà la rimozione del tartaro dal solco gengivale con strumenti professionali. Questa manovra è necessaria per permettere la rigenerazione dei tessuti e la riduzione progressiva del sanguinamento delle gengive. 

Se l’infiammazione ha raggiunto un livello più profondo si interviene invece con una levigatura radicolare. Dopo interventi di questo tipo, il dentista o l’igienista vi indicherà la terapia da seguire per alcuni giorni per velocizzare il processo di guarigione. In questi casi è molto indicato l’utilizzo di uno spazzolino più delicato, a setole morbide e frequenti sciacqui con un collutorio disinfettante adatto alle gengive infiammate. 

Inutile dire che per ridurre il rischio che il problema si ripresenti bisogna attuare misure di prevenzione. È fondamentale abituarsi ad una cura quotidiana e accurata del cavo orale e seguire corrette abitudini alimentari. Altrettanto importante è mantenere sotto controllo la salute delle proprie gengive con sedute periodiche dal proprio igienista di fiducia. 

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