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Terapia non chirurgica della malattia parodontale

14 Lug 2021

La terapia non chirurgica della malattia parodontale è un’opzione molto valida nella cura di patologie come la parodontite, e in generale di tutte quelle che riguardano infezioni al parodonto. Se eseguita in tempo, la terapia permette di bloccare l’evolversi dell’azione batterica ai danni della gengiva ed evitare la caduta del dente. 

Come sempre quando si parla di salute dei denti, la parola d’ordine è prevenzione. Con sedute regolari dall’igienista è possibile intercettare l’insorgere di problematiche ed intervenire tempestivamente con terapie che non richiedono l’intervento chirurgico. 

 

Cosa sono le malattie parodontali

Infiammazione gengivale

La malattia parodontale (conosciuta anche come parodontite o piorrea) è un’infezione batterica che provoca il progressivo deterioramento del parodonto, ossia dell’osso alveolare e del legamento parodontale che sostiene i denti. La malattia, se non curata, o se trattata in maniera tardiva porta alla perdita del dente.  

La patologia è causata dalla penetrazione della placca batterica nei margini gengivali (lo spazio che sussiste tra dente e gengiva). Quando il biofilm batterico si annida e prolifera tra la gengiva e il dente provoca un’intensa risposta infiammatoria, conosciuta come gengivite

Se l’infiammazione persiste e non viene curata, il solco gengivale recede fino alla formazione delle tasche parodontali che diventano sempre più profonde, a quel punto anche l’osso si ritrae e il dente non ha più il giusto sostegno. 

È dunque importante non tralasciare i primi sintomi della malattia parodontale e rivolgersi il prima possibile al dentista. Alcuni tra i segnali più comuni sono il sanguinamento intenso, il gonfiore e l’arrossamento delle gengive. 

Per approfondire i sintomi e le cause delle malattie parodontali, leggi anche: “Parodontite sintomi, cause e fattori di rischio”.

 

In cosa consiste la terapia non chirurgica della malattia parodontale

Rimozione tartaro

La terapia non chirurgica è un trattamento che interviene nella fase iniziale della malattia, e consiste nella rimozione dei fattori che la causano, ossia la placca batterica e il tartaro dalle superfici dentali sopra gengivali. La terapia viene eseguita in più sedute dall’igienista e prevede le seguenti fasi: 

  • Redazione della cartella parodontale con sondaggi ed esami mirati a individuare l’entità della malattia; 
  • Detartrasi gengivale, ossia la rimozione dei depositi di tartaro attraverso strumenti manuali oppure sonici o ultrasonici;
  • Lucidatura delle superfici trattate attraverso spazzolini o coppette realizzate con una speciale pasta pomice. 
  • Levigatura radicolare: rimozione di residui duri e molli dalle radici per favorire la guarigione dei tessuti parodontali;  
  • Istruzioni di igiene orale e motivazione del paziente, con consigli e pratiche da mantenere dopo le sedute per massimizzare i risultati del trattamento. 

Diversi studi scientifici confermano che la terapia non chirurgica della malattia parodontale offre risultati soddisfacenti: riduce l’infiammazione gengivale, il sanguinamento delle gengive e soprattutto blocca la recessione gengivale. Questi risultati si ottengono non solo con il trattamento in sé ma anche con il rispetto da parte del paziente di un costante e corretto controllo della placca batterica attraverso procedure di igiene orale quotidiano e controlli periodici in studio.   

In Progetto Sorriso seguiamo un protocollo specifico di terapia parodontale non chirurgica che prevede una serie di sedute mirate con i nostri igienisti. Offriamo anche un programma di prevenzione delle malattie del parodonto basato sulla Guided Biofilm Therapy, un protocollo di profilassi dentale rivoluzionario per la rimozione del biofilm dai denti che combina l’uso di tecnologie all’avanguardia.